6 agosto 2017. Un commento mi ha colpito insieme e più di altri, ieri, 5 agosto, giorno dell’inaugurazione: “Belle Bolle… Opere soberrime. Nel complesso, l’Italia più bella e futura”.
Davvero cosa più gradita non poteva essere detta sulla mia mostra: l’integrità, l’amore e l’impegno con cui porto avanti la mia “missione d’artista”, vogliono davvero essere un contributo alla bellezza nel mondo ed avere riscontri come questi mi è di grande sostegno ad andare avanti con sempre maggiore dedizione.
Sono quindi d’accordo con Giovanna De Sanctis Ricciardone (curatrice dello spazio espositivo “Vetrina” nel quale è ospitata la mia mostra) quando sostiene che “cercare di migliorare la fenomenologia del reale implica passione, impegno, grandissima fatica… soprattutto con 40 gradi”.
E d’altronde, aggiungo io, richiede fatica anche rimuovere nel profondo di sé la propria natura, “accontentandosi” di una vita plasmata da credenze limitanti. Quindi ben venga la fatica che sgorga dal voler esprimere e condividere se stessi, nella certezza che #lartepuosalvareilmondo… anche a 40°!